Il progetto

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Custodi per Natura è un progetto di Legambiente Veneto finanziato dal fondo dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato – Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (ex legge 266/1991) – Linee di indirizzo 2014.
E’ realizzato in collaborazione con i circoli di Legambiente Volontariato Rovigo, Legambiente Delta del Po – Adria, Legambiente Rosolina – Loreo, ArciSolidarietà, Cooperativa Sociale Titoli Minori, Cooperativa Sociale Porto Alegre, Polesine Solidale.

Alcuni degli enti coinvolti sono la Provincia di Rovigo, Comune di Rosolina, Comune di Taglio di Po, Comune di Villadose, Comune di Porto Viro, Università IUAV, Ente Parco Delta del Po Veneto, Consorzio di Bonifica Delta del Po.

GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi principali del progetto sono:
- la promozione e creazione di laboratori di cittadinanza attiva e condivisa nelle scuole di ogni ordine e grado;
– la promozione di iniziative di volontariato che prevedano la partecipazione di soggetti di età non superiore a 28 anni, anche attraverso il coinvolgimento delle altre organizzazioni di terzo settore, delle amministrazioni pubbliche localmente attive;
– la promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani, sviluppando in tal modo esperienze educative e formative sul tema della legalità e della corresponsabilità.

DOVE

Il Delta del Po, che caratterizza quasi totalmente il Basso Polesine, ospita un ambiente di raro pregio per il valore paesaggistico e naturalistico: pinete, valli da pesca, lagune, sacche, bonelli, scanni, insieme rappresentano degli habitat unici per molte specie animali e vegetali. Inoltre con più di 170 km2 di superficie valliva e lagunare il Delta costituisce la più importante zona umida italiana, recentemente riconosciuta e valorizzata con l’inserimento, da parte dell’UNESCO, nella Rete Mondiale delle Riserve del Programma “Uomo e Biosfera” (MAB).

IL CONTESTO

L’assetto agricolo e rurale del Polesine
Analizzando l’attuale situazione insediativa del nostro territorio, si riscontra un diverso modello di sviluppo dal resto del Veneto centrale: i centri urbani che possono giovare di poli artigianali o proto-industriali sono pochissimi.
Questo è dovuto allo spopolamento del Polesine durante gli anni del boom economico, anni in cui tutto il Nord-Est conosceva invece il fervore edilizio ed industriale.

Scarse opportunità lavorative e fenomeni di illegalità ambientale
La scarsità di opportunità di lavoro, le difficili condizioni economiche della popolazione e la scarsità di risorse degli Enti Locali, portano al diffondersi di fenomeni speculativi e di illegalità ambientale che, con la promessa di generare opportunità lavorative, unita alla scarsa attenzione che molti Polesani hanno per il loro territorio, rischiano di minarne la qualità ambientale e il potenziale di sviluppo basato su agricoltura, pesca e turismo naturalistico

ASPETTI INNOVATIVI

Tra gli aspetti più innovativi di questo progetto c’è sicuramente il coinvolgimento diretto  della cittadinanza in attività di Custodia del Territorio per la creazione di presidi di legalità territoriale, sul modello del “landstewardship” europeo, movimento introdotto in Italia da Legambiente Lombardia, mai realizzato in Veneto, riportato e riadattato grazie a questo progetto al contesto polesano.
Un altro aspetto importante sarà l’integrazione sociale tra ragazzi immigrati, ragazzi italiani e giovani in situazioni di disagio fisico, psichico e sociale attraverso attività condivise, esperienze di volontariato e tutela ambientale.

 

Scopri che cos’è la Custodia del Territorio