AREE PROTETTE TESORO DEL VENETO
Comunicato stampa
AREE PROTETTE TESORO DEL VENETO
Contro le furbate solo una nuova legge potrà regolare le aree protette del Veneto
Forse fiutavano aria di elezioni anticipate Berlato e Valdegamberi quando (vogliosi di consensi facili) hanno avanzato la loro proposta di ridurre la superficie dei parchi del Veneto. Iniziativa improvvida che purtroppo Zaia ha assecondato con l’accoglimento degli emendamenti nella legge finanziaria. Ma le furbate si scontrano innanzitutto con le proprie incoerenze. Ci chiediamo come possa la Giunta regionale, in base all’art. 71 della Finanziaria, decidere entro marzo d’intesa con il Commissario del parco che, per definizione, è capace solo di amministrazione ordinaria. Come può la Giunta modificare un tratto fondamentale del Parco – i confini – con un atto proprio mentre il Parco, con i suoi confini, è frutto di una legge? Come si regola la Giunta se un Comune dichiara il proprio disaccordo, visto che non ha previsto alcunché in proposito? Come può la Giunta decidere (gli art. 70 e 71 sono legge) senza avere preventivamente (art. 22 della Legge 394/91) consultato gli enti locali? Se seguirà il suo sconsiderato iter l’art. 71 sarà destinato ad essere cancellato. E questo sul piano formale. Ma nel merito, se Berlato, Valdegamberi e sindaci pensano di declassificare un’area parco a zona contigua, su quali fondamenti scientifici poggiano la propria proposta? C’è forse qualche studio, scientificamente riconosciuto, che ne abbia accertato la perdita dei suoi valori naturalistici? la risposta è No, nessuno studio, nessun documento scientifico. Solo la fantasia di singoli consiglieri regionali, digiuni di informazioni competenti.
Alla demagogia di questi consiglieri regionali, alla superficialità delle accuse ai parchi, le associazioni ambientaliste contrappongono l’indicazione di un percorso legislativo fondato su una ampia, approfondita discussione di tipo naturalistico, culturale, economico e chiedono alla Regione di indirre una Conferenza Regionale sulle aree protette che sappia dibattere sul ruolo dei parchi, sulla loro funzione di acceleratore di pratiche economiche di green economy, di garante del mantenimento dei valori culturali racchiusi nei nostri territori. L’obiettivo delle associazioni promotrici è arrivare ad un testo di legge quadro sulle aree protette che goda di ampia condivisione, stralciando queste proposte.
Questa la proposta che le associazioni lanciano al mondo dell’impegno civico, del sociale, delle categorie economiche chiedendo loro di aderire all’appello denominato “Aree Protette Tesoro Veneto” e che associazioni, comitati, gruppi possono trovare e sottoscrivere direttamente online sul sito www.parchitesoroveneto.it .
Più ampia sarà l’adesione della società veneta, più garanzie avremo di una legge quadro riflettuta, fondata ed equa verso le ragioni dei territori.
Associazioni promototrici
Associazioni Italiana Insegnanti di Geografia – CAI Veneto – FAI Veneto – FIAB Veneto – Italia Nostra Veneto – LAC Lega per l’abolizione della caccia – Legambiente Veneto – LIPU Veneto – WWF Veneto
Per informazioni ulteriori contattare le sedi delle associazioni promotrici o che hanno aderito all’appello