Legambiente Veneto presenta CEAG Centro di Azione Giuridica
Padova, 9 novembre 2013 Comunicato stampa
Legambiente Veneto presenta CEAG
Centro di Azione Giuridica
Gli strumenti e le proposte di Legambiente per l’autodifesa dei cittadini, dei beni comuni e della democrazia
Presentato oggi a Padova, di fronte all’intera assemblea dei circoli veneti di Legambiente, il Centro di Azione Giuridica di Legambiente Veneto, un pool di avvocati che, sul territorio, supporta le battaglie dei cittadini per la tutela dell’ambiente.
«Uno strumento che Legambiente intende mettere al servizio delle battaglie dei cittadini, fuori e dentro le aule dei tribunali, per affermare legalità e trasparenza in una regione dove troppo spesso circuiti opachi degli affari e della politica hanno manomesso le regole democratiche per affermare i loro interessi» sottolinea Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto.
Alla presenza di Gianni Belloni-coordinatore Osservatorio Ambiente&Legalità di Legambiente e Città di Venezia, Luca Tirapelle-Avvocato, Matteo Ceruti-Avvocato e Stefano Ciafani-Vice presidente nazionale Legambiente, sono state esposte le proposte di Legambiente per l’autodifesa dei cittadini, dei beni comuni e della democrazia.
Le inchieste di questi mesi stanno mettendo a nudo un sistema, che gli ambientalisti denunciavano da anni, di connessioni profonde tra settori del mondo imprenditoriale, delle professioni e della politica per la prosecuzione di opere e progetti ad alto impatto ambientale e dubbia utilità sociale.
Un sistema che espropria i cittadini dalla possibilità di decisione, crea rendite di posizione inossidabili sul mercato e vincola le risorse pubbliche verso scelte perlomeno discutibili.
«La corruzione è aumentata in maniera notevolissima, c’è uno scadimento del senso della giustizia non si vede il disvalore di questi comportamenti, sono quasi tollerati e accettati» ha sottolineato Vittorio Rossi presidente vicario della Corte d’appello di Venezia in occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario. In Veneto i reati contro la pubblica amministrazione sono aumentati da 3572 a 4403, con un quasi raddoppiamento dei casi di peculato [più 77,1 per cento] e incrementi notevoli di corruzione [+32,6%] e concussione [+17,5%].
E’ necessario cambiare direzione: rendere trasparente il processo decisionale, combattere la corruzione e le collusioni, privilegiare le opere ad alta utilità pubblica e basso impatto ambientale. Per questo l’associazione ha inoltre messo a punto una prima serie di proposte concrete – ad esempio la riduzione delle stazioni appaltanti, strumenti di trasparenza nelle aggiudicazioni – che implementerà in questi mesi e proporrà al confronto con la giunta regionale del Veneto e la classe politica ed imprenditoriale regionale.